- CAMPI ELETTROMAGNETICI E PROBLEMI CONNESSI
Elettrosmog è un termine comune per descrivere qualsiasi fenomeno associato all'inquinamento artificiale da campi elettrici o magnetici. Ogni dispositivo elettrico o elettronico può causare dei rischi da onde elettromagnetiche. Tutti i motori, apparecchiature elettroniche, trasmettitori AM o FM, forni, macchine da produzione, stazioni di trasmissione TV o cellulari, possono generare campi elettrici e magnetici potenzialmente pericolosi.
I temi della tutela ambientale e della prevenzione sanitaria, riguardo a possibili effetti biologici dannosi prodotti dall'esposizione a campi elettromagnetici, sono temi che attirano una certa attenzione da parte dei ricercatori ormai da un paio di decenni.
Ognuno di noi, in qualsiasi luogo si trovi, può essere esposto a campi EM intensi, che possono rivelarsi pericolosi per la salute. Molti studi confermano la pericolosità dell'esposizione a tali campi e molte pubblicazioni sono state scritte a conferma di questo argomento.
Numerosi studi di carattere epidemiologico indicano una relazione tra i campi elettromagnetici ed il manifestarsi di alcune gravi patologie, che non è ancora definibile e quantificabile con sufficiente precisione.
Sia i comitati internazionali (IEC, CENELEC) che diverse organizzazioni pubbliche e private sono all'opera per definire degli standard per limitare l'esposizione massima sul corpo umano.
In questi ultimi anni, poi, la veloce diffusione della telefonia cellulare e il proliferare, all'interno dei centri urbani, di antenne e di stazioni radio hanno rafforzato l'interesse nei confronti dell'argomento anche da parte dell'opinione pubblica e delle associazioni di difesa dei diritti dei cittadini.
Esistono tipicamente tre tipologie di misurazioni: a banda stretta, a banda larga con strumento portatile, in continuo. Le misure a banda stretta vengono eseguite facendo uso di un analizzatore di spettro portatile cioè un dispositivo in grado di misurare le singole componenti frequenziali del CEM e quindi in grado di discriminare (per quanto riguarda le problematiche in esame) tutte le componenti. Le misure a banda larga, eseguite facendo uso di strumenti portatili come quello in foto, consentono di determinare il valore globale del CEM senza ovviamente poter discriminare l'apporto delle diverse componenti frequenziali. Questo tipo di misura risulta molto utile in occasione di sopralluoghi preliminari o qualora il monitoraggio in continuo sia palesemente inutile.
Il monitoraggio in continuo, obiettivo della rete di monitoraggio nazionale, viene realizzato mediante l'utilizzo di centraline fisse, dotate di sensore isotropo a banda larga, operanti nell'intervallo di frequenza compreso tra 100 KHz e 3 GHz, che registrano in continuo il valore efficace del campo elettrico, mediato su un intervallo di 6 minuti, secondo i dettami della normativa vigente. Si parla di monitoraggio in continuo perché la centralina viene posizionata nelle vicinanze del sito da monitorare e registra continuamente, ogni 2 secondi, il Campo elettrico.
Molte macchine poste in produzione (forni industriali, essiccatori, macchine per la saldatura, fornaci, ecc.) usano la radiofrequenza per operare e sono quindi possibili fonti di campi elettromagnetici, potenzialmente pericolosi per la nostra salute.
- PMM 8053-A
Tutti i treni, metropolitane o sistemi similari di trasporto usano dispositivi ad alta potenza che generano, all'interno degli scompartimenti, campi EM. Il PMM 8053A offre una soluzione semplice e portatile per effettuare delle acquisizioni dati, associando alla misura un commento per ricordare il luogo e la data di quando la misura è stata effettuata. In ufficio, poi, si potranno scaricare tutti i dati nel PC per ulteriori elaborazioni. Grazie alla capacità di analisi di spettro del sensore EHP-50-C, e possibile discriminare i 16.66 Hz generati dai treni oppure i 50/60 Hz generati dalla linea elettrica. Viaggiando su strada o entrando in galleria, si incontrano spesso tralicci ad alta tensione e stazioni trasmittenti. I campi EM generati possono essere pericolosi per la persona o per l'elettronica di bordo del veicolo.
Oggi le stazioni di trasmissione coprono l'intero territorio nazionale. E' necessario che i trasmettitori fissi ad alta potenza vengano opportunamente posizionati o protetti, al fine di minimizzare l'esposizione agli abitanti ed ai tecnici di assistenza e manutenzione. Grazie al peso contenuto ed al suo allarme interno, il PMM 8053A può essere usato per monitorare i campi che eccedono i limiti stabiliti dalla norma.
Il campo magnetico viene generato da un filo elettrico percorso da corrente. Elettrodomestici, utensili, macchine da lavorazione, trasformatori producono campi magnetici alla frequenza industriale (50 o 60 Hz). Grazie ai sensori di campi magnetici di cui dispone il PMM 8053A, le misure diventano facili e precise.
Cliniche ospedaliere o sale operatorie sono ambienti particolarmente delicati per la nostra salute. I dispositivi medicali sono strumenti sensibili ai campi elettromagnetici ed i pazienti necessitano di essere difesi da qualsiasi rischio di elettrosmog. Il PMM 8053A può essere usato come sistema di monitoraggio continuo, prestabilendo eventuali soglie di allarme.
Il PMM 8053A è un misuratore di campi elettromagnetici allo "stato dell'arte". Grazie al suo potente microprocessore ed al display grafico di grandi dimensioni, vengono combinate alte prestazioni con la facilità d'uso. La sua architettura interna usa circuiti ad alta densità che sono facilmente riparabili o sostituibili. Il firmware interno può essere aggiornato via PC o scaricato dal sito WEB PMM via Internet.
CARATTERISTICHE
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VANTAGGI
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Sensori isotropici con misura dei tre assi
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Misure precise
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Verifica automatica dei sensori interni
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Confidenza sulla bontà di misura
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Dati di calibrazione interni al sensore
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Grande precisione
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Filtri di bassa frequenza
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Misure affidabili
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Grande LCD display (7 x 7 cm.)
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Visualizzazione contemporanea di più dati
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Dinamica > 140 dB
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Alta risoluzione
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Media aritmetica, quadratica e spaziale (30s, 1, 2, 3, 6, 10, 12, 30 min. ecc.)
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Acquisizioni dati intelligenti senza l'ausilio del PC
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Indicazione analogica (lineare e logaritmica)
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Percezione accurata del campo
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Tastiera alfanumerica
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Registrazione della misura con data e commento
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Uscita in fibra ottica
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Misure senza interferenze
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Allarme luminoso ed acustico
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Sicurezza dell'operatore
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Memoria interna divisibile a blocchi (32.700 campionamenti)
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Salvataggio interno di diverse acquisizioni dati
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Software di acquisizione
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Facilità di interpretare i dati e loro manipolazione
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Stato della batteria
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Minimizzazione dei problemi associati alle batterie
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Ripetitore ottico
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Acquisizioni lunghe e non disturbate
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Autospegnimento
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Risparmio energetico
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Due anni di garanzia, due anni di ciclo di ricalibrazione
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Bassi costi di manutenzione
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La sua evoluzione: NARDA PMM 8053-B DB
- NARDA NBM 550
Misurare, valutare, documentare facilmente i campi elettromagnetici ad alta frequenza
La nuova generazione di apparecchi di misura manuali a banda larga stabilisce nuovi standard in termini di precisione, operabilità e gestione dei risultati
Tra i misuratori di campo elettromagnetico, il Narda NBM-550 è stato sviluppato per misurare l'intensità di campi elettromagnetici nella zona circostante gli impianti di trasmissione ed industriali, nonché per valutare e documentare tali intensità di campo sotto l'aspetto della protezione delle persone. È stata dedicata particolare attenzione alla maneggiabilità: lo strumento difatti può essere adoperato con una sola mano, indifferentemente destra o sinistra. Le sonde sono isotrope, ossia ugualmente sensibili in tutte le direzioni, motivo per cui non è necessario che l'utente si occupi della direzione di irradiazione. Il display grafico, un LCD monocromo retroilluminato, può essere letto al buio e alla luce del sole.
Opzione di dettatura e GPS
La memoria dei dati permette l'acquisizione fino a 5000 misure ciascuna con identificazione temporale (data e ora). Con un ricevitore GPS (opzionale), applicato ad innesto sull'apparecchio di base e collegato ad esso tramite USB, il mod. NBM è in grado di memorizzare contemporaneamente i dati di posizione relativi ad ogni misura. In luogo di annotazioni manoscritte, l'utente può registrare nello strumento un commento verbale. Tutti i dati possono essere trasferiti e gestiti su PC mediante il software fornito in dotazione, il quale permette inoltre una semplice erapida produzione di rapporti di misura.
Identificazione automatica delle sonde
L'apparecchio di base e le sonde vengono calibrati separatamente in fabbrica; i dati di taratura delle sonde sono memorizzati in una EPROM contenuta nella sonda stessa. L'apparecchio di base NBM li richiama automaticamente tramite l'interfaccia intelligente della sonda e li tiene in considerazione nell'elaborazione del risultato. In tal modo l'apparecchio NBM raggiunge, con qualsiasi sonda NBM, la piena precisione calibrata senza che l'utente debba agire in alcun modo per ottenere questo risultato.
Sonde per qualsiasi scopo
La Narda offre sonde isotrope per applicazioni nell'ambito di frequenza tra i 100 kHz e i 60 GHz: sonde dipolari e a bobina con diodi rivelatori per misure generali di campi elettrici e magnetici; sensori dipolari con termocoppia per la misura diretta del vero valore efficace di segnali pulsati, ad esempio radar; sonde con risposta in frequenza pesata, con le quali l'NBM indica direttamente l'intensità di campo in valore percentuale rispetto al limite consentito dalle norme di protezione delle persone.
L'inquinamento da campi elettromagnetici, con le conseguenze sulle persone, è argomento di attualità, come dimostra la pubblicistica di questi ultimi tempi, impegnata in dibattiti, relazioni e convegni, attività dominate dall'approvazione di un Decreto Legislativo che, pur in considerazione delle ancora non del tutto chiare ed identificate problematiche e conseguenze, tuteli la salute delle persone soggette ad un'eccessiva esposizione a tali campi. "Elettrosmog" è un termine coniato dai mass media per definire tale tipo di inquinamento, ed in particolare quello prodotto dai campi elettrici e magnetici generati da ELF, radiofrequenze e microonde, appartenenti alla sezione non ionizzante (NIR) dello spettro elettromagnetico. Sulla Terra è da sempre presente un fondo elettromagnetico naturale, le cui sorgenti principali sono la terra stessa, l'atmosfera ed il sole, che emette radiazioni IR, luce visibile e radiazioni UV. Gli esseri viventi hanno da sempre convissuto con tali radiazioni, evolvendosi in modo da adattarsi ad esse, proteggersi o utilizzare al meglio questi agenti fisici. Al naturale livello di fondo si sono però aggiunti, al passo con il progresso tecnologico, i campi prodotti dalle sorgenti legate all'attività dell'uomo, innalzando così il fondo naturale di centinaia e migliaia di volte. Imputati sono innanzitutto i grandi conduttori di energia elettrica (elettrodotti ad alta, media e bassa tensione), gli impianti radar e di emittenza radio televisiva, i ponti radio televisivi e per telefonia mobile (stazioni radio base), nonché, anche se in misura minore, gli elettrodomestici ed i telefoni cellulari. A completare la panoramica si sono aggiunti in questi ultimi anni i satelliti in orbita geostazionaria per telecomunicazioni e non e, negli ultimi giorni, i 66 satelliti per la telefonia cellulare satellitare globale. La Terra è avvolta da un'immensa regnatela di onde elettromagnetiche che trasportano energia di diversa intensità e diversa lunghezza d'onda che coinvolge tutti in un
abbraccio più o meno intenso che crea sviluppo e progresso, ma sul quale non possiamo fare a meno di interrogarci.
CAMPO MAGNETICO E MISURA Il campo magnetico può essere definito come una perturbazione di una certa regione spaziale determinata dalla presenza nell'intorno di una distribuzione di corrente elettrica o di massa magnetica. Tale perturbazione si può verificare constatando che ponendo in tale regione spaziale un corpo magnetizzato, questo risulta soggetto ad una forza. L'unità di misura del campo magnetico è l'A/m.
CAMPO ELETTRICO E MISURA Il campo elettrico può essere definito come una perturbazione di una certa regione spaziale determinata dalla presenza nell'intorno di una distribuzione di carica elettrica. Tale perturbazione si può verificare constatando che ponendo in tale regione spaziale una carica elettrica, questa risulta soggetta ad una forza. L'unità di misura del campo elettrico è il V/m.
CAMPO ELETTROMAGNETICO Un campo elettrico variabile nel tempo genera, in direzione perpendicolare a se stesso, un campo magnetico pure variabile che, a sua volta, influisce sul campo elettrico stesso. Questi campi concatenati determinano nello spazio la propagazione di un campo elettromagnetico. E' importante la distinzione tra campo vicino e campo lontano. La differenza consiste essenzialmente nel fatto che in prossimità della sorgente irradiante, cioè in condizioni di campo vicino, il campo elettrico ed il campo magnetico assumono rapporti variabili con la distanza, mentre ad una certa distanza, cioè in campo lontano, il rapporto tra campo elettrico e campo magnetico rimane costante.
La sua evoluzione: NARDA PMM NBM 550 SET 2
La sua evoluzione: NARDA PMM NBM-520-SET-2
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